Il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 al via in Irpinia. Formazione dall’Asl Avellino per 1800
L’Asl di Avellino è pronta a rendere operativo il fascicolo sanitario elettronico di ultima generazione. Sono 1.800 le figure professionali tra medici, infermieri e personale amministrativo chiamate alla formazione dall’11 al 15 novembre. La Sanità diventa digitale per il cittadino anche in Irpinia
Arriva anche in provincia di Avellino il Fascicolo sanitario elettronico 2.0. Lo annuncia l’Asl di Avellino, che si prepara a formare 1.800 le figure professionali tra medici, infermieri e personale amministrativo dall’11 al 15 novembre. La Sanità diventa digitale per il cittadino, ha sottolineato attraverso un comunicato Mario Nicola Vittorio Ferrante, Direttore Generale dell’azienda. In linea con la programmazione regionale, il Piano di Formazione per l’adozione del FSE 2.0 per gli operatori del SSR, promosso dalla Regione Campania con il finanziamento del PNRR, M6C2 1.3.1 b) parte dalla presentazione dei percorsi formativi e della piattaforma Digital Upskilling Hub (DUH), per poi continuare per tutto il 2025 e 2026. Si tratta di “una formazione di alto profilo professionale e tecnologico, dall’importante impatto in termini di implementazione dei servizi al cittadino, che interesserà, solo nell’ASL di Avellino, circa 1.800 persone suddivise per cluster professionale: Medici specialisti, Top e Middle Management, Medici di medicina generale (MMG) e Pediatri di libera scelta (PLS), Personale amministrativo e Front Office, Personale Sistemi Informativi, Personale infermieristico, farmacisti e altre professioni sanitarie”, si legge nella nota. L’Azienda Sanitaria ricorda che il Fascicolo Sanitario Elettronico è “uno dei pilastri fondamentali con cui prende forma la Sanità digitale”. Contiene i dati e i documenti digitali che ricostruiscono la storia socio-sanitaria e clinica della persona, riferiti anche alle prestazioni erogate al di fuori del Servizio sanitario nazionale. “L’accesso ai dati e documenti sanitari e socio-sanitari è consentito, oltre che all’assistito, anche, previo consenso libero, informato ed espresso (consenso alla consultazione) da parte dell’interessato, al Medico di medicina generale o agli operatori e professionisti sanitari e socio-sanitari che abbiano necessità di consultarli per finalità di cura”, si legge ancora. “Si tratta di una rivoluzione storica nell’ambito della sanità – afferma il Direttore Generale Ferrante – che consentirà un miglioramento nel processo di raccolta ed elaborazione di dati e informazioni nella qualità dei percorsi di assistenza e di offerta dei servizi al cittadino, nonché la costruzione di un punto unico di condivisione e aggregazione di tutti i documenti sanitari e socio-sanitari relativi al cittadino, agevolando l’assistenza del paziente e offrendo un servizio che può facilitare l’integrazione delle diverse competenze professionali. Con il FSE, insieme agli altri strumenti di sanità digitale, come la telemedicina, avremo una sanità più vicina al cittadino e ai suoi bisogni di salute”.
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