IL CORSIVO – La Spagna e quella diga romana di duemila anni fa

Riprendiamo testualmente dalle cronache del Corriere della Sera on line di ieri.
“Mentre in Spagna cresce la rabbia per la scarsa risposta delle autorità alle inondazioni che hanno già causato oltre duecento vittime, è emerso un filmato che mostra come una città sia sfuggita al peggio della devastazione grazie ad una diga romana di duemila anni fa. Nel video si osservano torrenti d’acqua che si abbattono su una collina del nord-est della Spagna. Grazie all’antica ingegneria romana, che ha contribuito a dirigere le acque straripanti della diga, la massa d’acqua è stata deviata lungo il fianco di una collina, lontana dalla città di ‘Almonacid de la Cuba’. La stampa spagnola ha evidenziato che i residenti sono stati protetti così dalle inondazioni e che non si sono registrati danni o feriti in città”.
Cosa dire? La memoria va alle tante passate e recenti catastrofi provocate dalle alluvioni in Italia, e naturalmente anche al Ponte Morandi, crollato perfino – si fa per dire – senza una goccia d’acqua. Bisogna concludere che delle due l’una: o l’ingegneria romana di duemila anni fa era più capace di quella di oggi, ovvero di duemila anni dopo; oppure era molto più responsabile di quella attuale. Nell’un caso e nell’altro, non abbiamo proprio nulla di cui gioire.

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