Carlo Verdone e le distrazioni della Schlein

Ieri a Roma, alla Festa del Cinema, Carlo Verdone ha presentato in anteprima la terza stagione della sua serie “Vita da Carlo”. Subito dopo, in una intervista raccolta da Daniele Priori per Libero, oltre ai problemi della Capitale, ha parlato anche di politica.
Tra l’altro ha detto: “Non siamo in America dove Eminem che dà la mano ad Harris può spostare qualcosa. Qua da noi la musica non ha mai cambiato nulla. Quanto alla Schlein, che vada pure sul palco di J-Ax, ma mi piacerebbe sentirla parlare in maniera un pochino più diretta dei problemi delle persone uscendo dai soliti cliché…”. Poi ha aggiunto: “Berlinguer? È un personaggio del passato, oggi non interessa più perché è passato troppo tempo, fa parte di un’altra epoca, è cambiata la società. La gente oggi vota solo chi fa pagare di meno… Purtroppo è un’epoca in cui non ci sono eccellenze politiche. Non solo in Italia”.
Cosa dire? Analisi realistica e incisiva. Due note a margine sulla segretaria del Pd. La prima: Elly Schlein non è capace di parlare in maniera diretta dei problemi delle persone in carne e ossa, per la semplice ragione che non conosce quei problemi. La seconda. Due grandi capacità le vanno riconosciute: 1) Imita a perfezione il leader della Cgil, Maurizio Landini, per cui non si capisce perché ci si dovrebbe accontentare della copia quando è disponibile l’originale; 2) È riuscita a portare la politica del Pd indietro nel tempo di mezzo secolo, ma distraendosi un tantino: ha dimenticato che il Pd, con tutto il rispetto, non è il Pci; e che lei, con altrettanto rispetto, è lontana anni luce dalle “eccellenze politiche” di quell’epoca.

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