Bisaccia, partiti gli espropri dei terreni per la centrale elettrochimica. Coinvolti quattro comuni

Saranno interessati dal cavidotto anche Guardia Lombardi, Andretta e Morra De Sanctis. L'impianto si inserisce nelle innovazioni tecnologiche d'avanguardia per impedire la dispersione di energia prodotta dalle torri del vento. Dal 17 ottobre ci sono 30 giorni di tempo per opporsi all'istanza e presentare osservazioni, ma ad oggi tutto tace

L’impianto di accumulo elettrochimico Bess Bisaccia- Formicoso da 100 mega watt di potenza impegna una superficie di 10 ettari di terreno e coinvolge quattro comuni per il passaggio del cavidotto e delle opere connesse. Oltre a Bisaccia, l’elettrodotto attraverserà Guardia, Morra e Andretta. Basta osservare le mappe cartografiche allegate all’istanza per immaginare l’impatto sul territorio e la grandezza dell’impianto.

E’ possibile confrontare il riquadro bianco dell’impianto e le abitazioni che insistono nell’area. Dei 25 privati censiti dalla documentazione, solo alcuni sono stati raggiunti dal decreto di esproprio. Anche questo sfratto decretato nel nome della pubblica utilità cade come un fulmine a cielo sereno. O almeno in parte. La società, una Srl per la precisione, ha depositato al Ministero l’istanza il 23 novembre 2023. Un anno fa.

Le particelle soggette a vincolo di esproprio risultano al catasto di tipo seminativo e pascolo. Ricordiamo infatti che l’area è stata citata in letteratura come il granaio della campania da cui si forniscono gli allevatori del comparto Bufalino di Salerno e Caserta. Una connotazione ormai asfaltata dalla fame atavica di energia che con il cartello dell’interesse pubblico, finisce solo per alimentare gli intessi privati.

La centrale di accumulo elettrochimico si impone sullo scenario nazionale alla stregua di una novità tecnologica e rappresenta uno strumento strategico per garantire i servizi necessari alla stabilità e alla sicurezza del sistema elettrico, e per evitare il rischio di dover limitare la produzione delle fonti rinnovabili. L’impianto BESS (Battery Energy Storage System), di tipo “stand alone”, costituito principalmente da batterie di accumulatori elettrochimici, del tipo agli ioni di Litio ferro fosfato. Il sistema BESS sarà collegato alla rete di trasmissione nazionale attraverso una nuova linea in cavo interrato a 36 kV che sarà connessa alla sezione della nuova stazione di trasmissione di Bisaccia.

Il progetto, gli elaborati tecnici, unitamente alle informazioni sulla natura e sullo scopo dell’opera sono già depositati presso il comune di bisaccia. Dalla data di pubblicazione del 17 ottobre, ci sono 30 giorni per presentare osservazioni al Ministero.

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