Rinnovabili in Alta Irpinia, il decreto del Mase sulla piattaforma “Aree Idonee” all’attenzione dei comitati civici
Le cosiddette aree idonee sono dei siti, che per la loro posizione e le proprie caratteristiche geomorfologiche, risulterebbero adatti alla costruzione e all’esercizio di impianti per la produzione di energia rinnovabile. Critiche le posizioni degli esponenti locali, che attendono un pronunciamento della Regione Campania
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, pubblica il decreto che disciplina e regolamenta le modalità di funzionamento della “Piattaforma Digitale Aree Idonee”. Supporterà le Regioni e le Province Autonome nella caratterizzazione del territorio ed è entrato in vigore dal16 ottobre. Si tratta di uno strumento particolarmente atteso in alta irpina e nei comuni della Campania interna stretti nella morsa delle multinazionali energetiche, alle prese con torri del vento e fotovoltaico a terra.
La piattaforma viene accolta infatti come una svolta nella pianificazione energetica sostenibile, favorendo un utilizzo più responsabile delle risorse e una gestione efficiente del territorio. Le cosiddette aree idonee sono dei siti, che per la loro posizione e le proprie caratteristiche geomorfologiche, risulterebbero adatti alla costruzione e all’esercizio di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Con il decreto del 15 ottobre scorso il Mase ha fornito alle regioni e alle province autonome informazioni e strumenti di supporto al processo di individuazione di tali zone per l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile e per le attività di monitoraggio ad esso connesse. I tre comitati civici di Guardia Lombardi, Vallata e Bisaccia sono pronti a esibire cartografie del territorio con il cartello “area satura”, ma le bacheche comunali sono invase da richieste di autorizzazione.
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