IL CORSIVO – Finché c’è Schlein non c’è speranza…
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Nella rubrica “Lo dico al Corriere” di ieri c’è una lettera ad Aldo Cazzullo che appare sotto l’interrogativo “La Schlein diventerà un’alternativa credibile?”.
Il lettore, Luca Bustreo, scrive: “Caro Aldo, la segretaria del Pd ha detto che una volta esaurita la sua esperienza politica vorrebbe dedicarsi a tutt’altro. Non riesco a immaginare Togliatti, Nenni o anche De Gasperi o Almirante che abbiano desiderato di fare altro nella vita”.
In effetti – al di là della opinione dotta, ragionata e lucida espressa dal prestigioso scrittore e giornalista del Corsera – la risposta al quesito è insita nella domanda stessa posta dal Signor Bustreo. Da quanto ci ha fatto vedere finora, Elly Schlein è lontana anni luce dallo spessore dei succitati grandi politici di sinistra, centro e destra. E lo è per la banalissima ragione che l’attuale “segretaria per caso” del Pd è tutto fuorché una politica con la P maiuscola. In altre parole, è l’esatto opposto dei Togliatti, i Nenni, i De Gasperi, gli Almirante e l’elenco non si esaurisce qui. Ergo, il problema della “credibilità” o meno non si pone all’origine, perché Elly Schlein per definizione politica non è ascrivibile al concetto di “alternativa”.
La conseguenza logica non può essere che la seguente: prima la Schlein si dedica a tutt’altro, come del resto ella stessa vagheggia, tanto prima il Pd e il centrosinistra potranno candidarsi per una alternativa credibile alla Meloni e al centrodestra.
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