“Suor Bernadette è serena” l’avvocato difensore studia il caso. Indagini ancora in corso

Contattato telefonicamente l'avvocato Cocchi è stato telegrafico. Aumentano le chiese depredate . Parroci pronti a costituirsi parte civile. Le comunità incredule : c'è un'altra verità

Suor Bernadette è serena e tranquilla. Sono le parole consegnateci telefonicamente dall’avvocato Corrado Cocchi del foro di Frosinone  nominato d’ufficio dal Tribunale quale difensore della sorella accusata di furto pluriaggravato per aver trafugato oro oggetti sacri dal caveau della curia vescovile di Ariano, tesori appartenenti alle varie parrocchie della Diocesi. Non dice altro l’avvocato , una settimana dopo l’arresto, sono ancora in corso le indagini che potrebbero riservare altri risvolti. Intanto dalla Curia nulla trapela. Nessuno parla ma i parroci delle parrocchie derubate sono pronti a costituirsi parte civile nel processo. Eppure le comunità dei fedeli non sono convinte della versione contenuta nel castello accusatorio presentato dalla Procura della Repubblica del tribunale di Benevento. La stessa famiglia arianese che ha adottato suor Bernadette , in un noto programma Rai, ha sollevato molti dubbi : Bernadette non sarebbe mai stata capace di commettere un simile reato, almeno non da sola. La sua passione sono il canto e la musica, spesso accompagnava le funzioni religiose con la sua chitarra e la sua voce. Troppe ombre sui fatti raccontati finora, da Bonito, dal Santuario della Madonna della Neve ,uno dei più colpiti dall’ammanco di oro votivo e  da dove è partita l’inchiesta, i fedeli continuano a denunciare le incongruenze rilevate nell’intera versione. Eppure c’è la confessione della suora  che potrebbe comunque, dice chi la conosce , essere falsa. Sarà la magistratura, sulla scorta degli elementi raccolti dagli inquirenti a fare piena luce sulla vicenda . Intanto negli ambienti ecclesiastici della diocesi nessuno si sbilancia . Le trasgressioni dei singoli, aveva scritto in un comunicato il vescovo Melillo , non possono offuscare  l’immagine e la missione della chiesa. Ma le comunità colpite, come quelle di Morroni a Bonito e di Savignano vogliono la verità.

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