Pronto il progetto per il parco urbano della Stazione di Avellino, ma i treni non ci sono
L’Amministrazione comunale di Avellino ha approvato il progetto per la realizzazione del parco urbano intorno alla stazione ferroviaria con snodo intermodale per i pullman. Investimento da 13 milioni per un terminal senza treni da 12 anni
È pronto il progetto per il parco urbano della Stazione di Avellino. La Giunta comunale di Avellino lo ha approvato entro la scadenza fissata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che dovrà confermare il finanziamento. Saranno investiti 13 milioni per la realizzazione di un parco urbano attrezzato intorno alla stazione ferroviaria, ripensata come una vetrina del territorio a partire dal Capoluogo. L’obiettivo del progetto, che rientra nel programma nazionale Italia City Branding 2020, è rendere il terminal avellinese la porta di ingresso principale all’Irpinia per turisti e viaggiatori interessati a conoscere meglio le bellezze del territorio, visitandone le eccellenze paesaggistiche, storico culturali e i percorsi della fede. Il parco prevede l’allestimento di una vetrina dei prodotti tipici ed enogastronomici, un museo del paesaggio ed uno ferroviario, che ripropone quanto resta dell’antico terminal ottocentesco. Ma la Stazione si proietta con il nuovo parco anche verso un futuro tecnologicamente avanzato, grazie ad uno snodo intermodale per i pullman, progettato per rendere centrale Borgo Ferrovia nel sistema di collegamenti locali. Peccato, però, che manchi però la base di questo sistema. Avellino è senza treni da 12 anni e le prospettive non appaiono rosee. Nonostante gli appelli da parte dei settori istituzionali, sociali ed economici della provincia e della città di Avellino, i lavori di elettrificazione sono di fatto fermi, alle prese con problemi di rifinanziamento, che ne pregiudicano la conclusione, ormai senza una data certa. In questo complesso scenario, i Sindaci chiedono aiuto al governo, che in questi giorni a Mirabella Eclano ha organizzato il G7 della Sicurezza. Una lettera è stata consegnata al Ministro Matteo Piantedosi, quale rappresentante dell’Esecutivo presieduto da Giorgia Meloni.
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