In Irpinia mancano 40 medici di base. L’Ordine di Avellino chiede il reclutamento diretto
Mancano 40 medici in Irpinia per garantire la piena continuità assistenziale sul territorio. Nonostante gli ultimi bandi, per colmare le gravi carenze occorrono soluzioni drastiche, spiega l’Ordine dei Medici. “Occorre autorizzare il reclutamento diretto senza selezione regionale”, spiega il presidente Francesco Sellitto, in contatto con l’Asl di Avellino
L’Ordine dei Medici di Avellino aveva previsto tra il 2024 e il 2025 la fase peggiore per la continuità assistenziale in Irpinia. E i dati sulla carenza dei medici di famiglia in parte del territorio – dove mancano molte sostituzioni per i professionisti che vanno in pensione – confermano le stime, spiega Francesco Sellitto, presidente dell’Ordine ad Avellino. Secondo i dati servirebbero altri 40 medici per garantire la piena continuità assistenziale nell’intera provincia di Avellino, al netto delle 8 nuove immissioni annunciate nei giorni scorsi. “Se si vuole evitare l’aumento dei massimali occorrono soluzioni drastiche, spiega Francesco Sellitto che, in contatto con l’Asl di Avellino in particolare su questo tema, indica una soluzione risolutiva, che potrebbe consentire di superare l’emergenza. Oltre alla deroga ai massimali, oltre all’attribuzione di mutuati alle guardie mediche, si potrebbe attingere ad un ampio bacino di medici laureati non specializzati, liberandoli dall’obbligo della formazione regionale. Per Sellitto, basterebbe avviarli con un tirocinio, sospendendo le attuali procedure di immissione che, ormai, appaiono obsolete nei fatti, conclude.
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