IL CORSIVO – L’Autonomia e il grande bluff dei Lep
Il tema è ancora quello che trattiamo da tempo ormai immemorabile: l’Autonomia differenziata cara al ministro leghista Calderoli e al governo del quale fa parte.
Diciamo subito che è lontana da noi, come sempre, ogni tentazione autocelebrativa. E che il “noi” testé usato non è plurale maiestatis. Noi sta per Itv e per il sottoscritto. Itv in quanto emittente televisiva che per prima denunciò il “grande bluff”del Comitato per la definizione dei Lep insediato da Roberto Calderoli, giusto come foglia di fico per nascondere l’essenza di una riforma fatta su misura per le regioni del Nord. Assieme a Itv sta per il sottoscritto, il noi, perché toccò a me – in diverse puntate di Campania Report su Itv – far cadere quella foglia e mostrare la vergogna politica che nascondeva.
Invero, il ministro Calderoli, Maestro nell’arte delle Tre Carte di leggi ad hoc (ricordate il “Porcellum” elettorale?) ebbe la grande pensata di nominare presidente del Comitato nondimeno che il Professor Sabino Cassese, giurista di fama europea, ex Giudice della Corte Costituzionale, ex ministro per la Funzione Pubblica nel governo Ciampi e perdippiù meridionale di Atripalda. Chi mai, al Sud, avrebbe potuto dissentire dalla scelta del nordista, leghista, culturalmente e visceralmente anti-meridionalista Calderoli? Grande mossa del ministro, che però alla fine si è rivelata anche un grande bluff, come “noi” – perdonate la citazione – avevamo sostenuto circa un anno fa.
La notizia a riscontro che di grande bluff si trattò e si tratta l’ha data ieri il Fatto Quotidiano. Ed è la seguente: il Comitato presieduto dal Professor Sabino Cassese – il quale Cassese è di sicuro meridionale ma non più, a quanto pare, anche meridionalista – il 25 settembre approverà un documento secondo cui i fabbisogni standard vanno calcolati “in base alle caratteristiche dei diversi territori, clima, costo della vita, e agli aspetti sociodemografici della popolazione residente”.
In buona sostanza, si introduce un criterio di determinazione dei Lep che differenzia i diritti in base al territorio in cui si vive: di fatto, si distingue e divide la comunità nazionale tra cittadini di serie A e di serie B, se non proprio di C.
Non è così che stanno le cose? Da qui al 25 settembre non c’è di mezzo l’eternità. Vedremo presto. Con tanti ossequiosi saluti al Professor Cassese.
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