Guardia Lombardi, l’addio a Giuseppe Celetti con centinaia di motociclisti. La salma portata in spalla dagli amici
Una folla commossa e attonita questa mattina ha partecipato ai funerali del centauro di 30 anni del posto, vittima dell'incidente stradale del 12 settembre scorso. Il feretro è stato accolto in piazza e scortato dai ragazzi che indossavano la maglietta dell'associazione Irpinia Bikers da lui presieduta
“Oggi salutiamo un ragazzo che è dovuto diventare presto un uomo perché la vita lo ha messo a dura prova” ha esordito dal pulpito il sindaco Franco Siconolfi con la voce rotta dal pianto. Dopo l’esortazione del Vescovo Cascio a esprimere un arrivederci e non un addio, affinché la presenza dolorosa commossa per lo sconcerto si trasformi in fede, il primo cittadino si rivolge ai giovani.
“Giuseppe è riuscito a fare il motoraduno che aveva organizzato, ma lancio un appello alla prudenza a tutti voi perché non sapremo mai quali sono gli ostacoli che la vita ci pone davanti: se la prudenza vince non avremo più dolore” ha spiegato. Lo strazio e la viva commozione nelle parole del cugino Michele, che ha ricordato la nascita dell’ associazione di cui Giuseppe era presidente, poi Alessandro l’amico d’infanzia, e un rappresentante della pro loco.
Tutti hanno celebrato l’amico, una persona cara, mite, allegra e generosa. Lo stesso parroco di Guardia, Don Pasquale, rivolgendosi alla folla seduta tra i banchi in chiesa, ha ammesso lo sconcerto dell’intera comunità per la morte di Giuseppe, che seguiva il motto “Vivimi senza limiti”. Abbiamo bisogno di speranza affinché nulla sia finito, ha esortato il parroco prima della benedizione. Poi il saluto con palloncini e applausi scroscianti per chi ha amava la vita al di sopra di ogni cosa.
I commenti sono chiusi.