Repubblica attacca Piantedosi. Il G7 a Mirabella operazione di potere in stile demitiano

Nell'articolo si ridicolizza la tradizione del carro di Mirabella Eclano . Indignazione e amarezza in paese. Sindaci solidali: un attacco di gattivo gusto ed inopportuno

La tradizione del carro di Mirabella Eclano ed il comune che ospiterà il G7  sono finiti al centro di un articolo  molto critico e diffamamtorio, e per certi versi  strumentale,  nei confronti del ministro Matteo Piantedosi che proprio qui ha decisio di organizzare il G7 dei Ministri degli interni. Un’operazione di potere in stile demitiano, si legge con la chiara intenzione da parte del ministro di cstruire una rete di consensi radicata. La giornalista che ha firmato l’articolo mette in evidenza ,nel sottotitolo, il commento dell’Arci, associaizone che insieme ad altre  sta organizzando  il Social Forum , una manifestazione contro il G7 sui temi della pace dell’immigrazione e del ruolo dell’italia sulla scena internazionale, che si terrà in contemporanea a Grottaminarda. Mirabella Eclano viene descritta come  un piccolo centro sconosciuto e sperduto nel nulla, insomma  la Nusco di Piantedosi. Un vero e proprio attacco politico supportato dalla descrizione di terre abbandonate e che  non dispongono delle strutture ed infrastrutture richieste  da un G7, insomma una forzatura da parte di Piantedosi . Nell’articolo si leggono anche frecciate nei confronti del sindaco Giancarlo Ruggiero  che avrebbe già ottenuto il suo tornaconto con la rielezione di giugno  e all’intera comunità  alla quale del G7 non importa, si legge  e per la quale conta molto di più la tirata del Carro, un passaggio questo in cui la giornalista  dimostra di non conoscere il valore storico culturale di questa tradizione .Non si sono fatte attendere le reazioni della comunità e dei sindaci di Ariano Irpino e Grottaminarda.  Un articolo di cattivo gusto, ha commentato Enrico Franza da Ariano Irpino , fuori luogo ed inopportuno. Non possiamo non apprezzare lo sforzo di  Piantedosi  che ha voluto polarizzare l’attenzione di un evento  così importante su aree interne dimenticate per anni . Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Grottaminarda Marcantonio Spera che si dice deluso dall’articolo di Repubblica un articolo in cui si evocano  fantasmi lontani di una provincia che invece ha bisogno  di queste iniziative per essere valorizzata. 

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