L’invaso di Conza della Campania è a secco. Aqp riduce i prelievi di 500 litri al secondo per la potabilizzazione

La perdurante assenza di piogge, unita ai massicci prelievi per uso irriguo e il trasferimento per acqua potabile hanno prosciugato l’invaso. Il sindaco Raffaele Cantarella immagina di contingentare le sorgenti ed è pronto a dialogare con Acque del Sud per le nuove infrastrutture

Sono visibili ad occhio nudo le sterpaglie e la vegetazione sul letto del lago. “Mai ridotto a questo livello” assicurano gli esperti del posto, fra agricoltori e allevatori di bestiame. Lo stesso acquedotto pugliese è stato costretto a limitare i prelievi da destinare all’impianto di potabilizzazione, riducendo i trasferimenti dagli 850 litri al secondo come previsto dall’accordo interregionale tra Campania e Puglia, a soli 300 litri.

Chiusa a Caposele, la cascata artificiale delle Madonnelle, alimentata con la consueta portata in esubero delle sorgenti di cassano, che la società di bari ha sempre utilizzato come valvola di sfogo, utili a mitigare la eccessiva pressione delle acque.

Non solo Bari ma anche in Irpinia si prepara  la danza della pioggia. Alla finestra il sindaco conzano Raffaele Cantarella, consapevole della grave criticità che sta interessando la diga. L’evaporazione e i prelievi hanno fatto abbassare la portata in maniera notevole, ma sappiamo che andremo incontro ad estati sempre più torride e la vera sfida del futuro si gioca sull’acqua” sottolinea.

“Per questa ragione vogliamo contingentare le sorgenti e elaborare un piano di interventi con serbatoi, condotte e altre infrastrutture da concordare con Acque del sud.

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