Calabritto, vandalizzate auto di napoletani a caccia di funghi per la contesa dei boschi

Al rientro da una giornata di ricerca e battitura dei terreni sulle alture altirpine, un gruppo di avventori provenienti da altre province ritrova le auto con vetri rotti e gomme forate. Gli episodi di violenza, ormai frequenti rappresentano un allarme sociale: si chiedono maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine

Una giornata alla ricerca di funghi a Calabritto si trasforma in un incubo per almeno una decina di persone. Al rientro dalla caccia alle prelibatezze dei boschi altirpini, gli avventori, un gruppo di persone giunto dal salernitano e dal napoletano, hanno ritrovato le auto distrutte, con finestrini divelti e gomme forate. Per assicurarsi di danneggiare le auto parcheggiate, l’autore o gli autori degli atti vandalici hanno tappezzato l’intera strada di chiodi.

Mantenere segreto e preservato il sito migliore per la raccolta di funghi e soprattutto di quelli pregiati è l’obiettivo di chi conosce bene i luoghi e batte il terreno di ricerca esclusivo. L’incursione o la scoperta da parte di altri cercatori ha evidentemente destato l’ira di qualcuno, tanto da scatenare atti di vandalismo.

Le immagini di quanto accaduto nelle ultime 48 ore hanno già fatto il giro del web, destando stupore e indignazione. I danni causati agli avventori sono ingenti, ma al momento non risultano denunce alle forze dell’ordine. C’è chi nel condannare il gesto, lancia un allarme sociale sulla pericolosità delle montagne altirpine, dove il fenomeno appare ormai consilidato, e chiede una intensificazione dei controlli da parte dei carabinieri forestali.

Non è ammissibile che i boschi siano considerati terreno di contesa per la ricerca dei funghi, innescando fenomeni di violenza che non trovano giustificazione.

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