Biodigestore di Chianche e nuova filiera di impianti nel piano dell’Ente d’Ambito per l’Irpinia

Non c’è solo il via libera all’affidamento dei servizi ad Irpiniambiente nel nuovo piano per la gestione integrata dei rifiuti urbani, approvato dal consiglio d’ambito presieduto da Vittorio D’Alessio. Stabilita anche la filiera degli impianti: con il Biodigestore ci sono altri 4 impianti e 3 centri servizi

Un piano di investimenti di aggiornamento tecnologico per quanto riguarda l’esistente e una serie nuova di impianti e centri di supporto è stato stabilito dall’ente d’Ambito di Avellino per rendere l’Irpinia autosufficiente nella gestione dei rifiuti. Con il via libera ad Irpiniambiente, che continuerà a fornire i servizi, l’Eda ha fissato gli obiettivi del primo piano elaborato dagli uffici per organizzare il ciclo integrato dei rifiuti urbani, approvando nel Consiglio presieduto da Vittorio D’Alessio il fabbisogno impiantistico. Il Piano si articola in tre capitoli. Il primo riguarda gli investimenti per l’ammodernamento e il potenziamento degli impianti esistenti: STIR Avellino -esistente; selezione imballaggi a Montella; compostaggio a Teora, che sarà completamente rifatto con 12 milioni; discarica di Savignano. Il secondo contiene i nuovi impianti, a comunicare dal Biodigestore, per il quale riparte l’iter dopo lo stop al Tar. Si aggiungono quelli di: selezione a Montella; ingombranti presso lo STIR Avellino; trattamento terre di spazzamento da realizzarsi e trattamento assorbenti per la persona, questi ultimi da realizzarsi con previsione sul lungo periodo. Terzo capitolo, il Centro Servizi / Trasferenze; i Centri Comunali di Raccolta e i centri integrati per il Riutilizzo Ottimale. Il piano, in gran parte già finanziato, una volta definitivamente reso esecutivo non avrà problemi di copertura, rientrando nei programmi regionali sui rifiuti collegati alla piano per la Campania.

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