IL CORSIVO – Il bavaglio (ai giornalisti) è servito

Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del decreto legislativo che modifica l’art. 114 del codice di procedura penale, introducendo così il divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare fino a quando non siano concluse le indagini preliminari o fino al termine dell’udienza preliminare.
In effetti la modifica era stata già decisa mesi fa in Parlamento, allorquando il Senato approvò l’art. 4 della legge di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della direttiva europea in materia.
A differenza di quanto era consentito dalla riforma voluta nel 2017 dall’allora ministro della Giustizia (Orlando), ossia la possibilità di pubblicare anche integralmente le ordinanze, con le nuove regole potrà essere reso pubblico per esteso solo il capo di imputazione.
Il testo deciso dal governo sarà ora sottoposto alla lettura e agli eventuali suggerimenti, non vincolanti, delle commissioni Giustizia di Camera e Senato. Insomma un passaggio formale che non cambierà d’una virgola il provvedimento.
Non c’è altro da dire se non che adesso il bavaglio (ai giornalisti) è bell’e servito. Dopo il caso Sangiuliano ancora fresco di giornata, è un altro “lodevole” capitolo della Storia che la Premier Meloni si vanta di star scrivendo con il suo governo.

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