Crisi idrica, rubinetti a secco in Alta Irpinia anche in ore diurne. Scatta la protesta del Comune di S.Angelo contro Alto Calore

Si inasprisce l’emergenza idrica in alta Irpinia. Le continue e repentine chiusure dei serbatoi ubicati nei punti più alti dei comuni ma anche a valle hanno ormai esasperato i cittadini. Rubinetti a secco ovunque, e non solo nelle ore notturne, con orari programmati dalle 22.00 alle 6.00 del mattino seguente, ma anche diurne. A questo si aggiunge una miriade di segnalazioni di perdite d’acqua lungo le strade, primarie e secondarie dei comuni.

Al rigore imposto ai cittadini corrisponde “lo spreco” delle rotture delle reti colabrodo. Le interruzioni diurne intanto, o la ridotta erogazione è al centro della nota scritta dalla sindaca di Sant’angelo dei Lombardi Rosanna repole, che striglia l’alto calore sulle improvvise chiusure idriche e non preventivamente comunicate. Nella nota trasmessa all’avvocato Lenzi, la sindaca sottolinea il sacrificio a cui si è sottoposta la comunità e il forte disagio arrecato ai visitatori e alle attività commerciali.

“Le maggiori difficoltà, questo va sempre ricordato, sono state registrate dalla popolazione anziana e dai lavoratori che ogni giorno raggiungono le aziende della zona e non o tornano da queste proprio negli orari delle principali interruzioni” scrive. “Con il passare delle settimane la catena di comunicazione, che aveva funzionato in una situazione comunque emergenziale, si è progressivamente allentata. Tutto questo non è francamente ammissibile, così come non è ammissibile che ai cittadini, i quali non di rado si sono rivolti ai canali di Alto Calore per ottenere risposte e informazioni, non sia stata garantita l’assistenza dovuta.

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