Sale il costo della vita in Irpinia, famiglie in crisi. L’allarme di Confesercenti Avellino

Peggiorano i conti delle famiglie in provincia di Avellino, secondo Confesercenti, che ha diffuso un rapporto sul costo della vita. Cala il potere d’acquisto, ma soprattutto cresce la percentuale delle spese fisse, scrive il Presidente irpino della associazione, Giuseppe Marinelli

Diminuiscono i margini di spesa a disposizione delle famiglie irpine per l’acquisto di beni e servizi, dice un rapporto diffuso da Confesercenti Avellino, che commenta le previsioni sull’anno in corso diffuse dalla associazione. “Gli oneri per l’affitto e le bollette incidono i bilanci delle famiglie, togliendo soldi agli irpini, che devono ridurre il budget da destinare alla spesa quotidiana”, spiega Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino. In particolare il 50% delle spese fisse viene assorbita dall’affitto, il 35% dalle bollette energetiche e idriche.“Il potere di acquisto è progressivamente diminuito, con una impennata negli ultimi anni, a causa della crescente inflazione”, aggiunge il rapporto della associazione che segnala le ricadute sull’andamento dell’economia in provincia di Avellino. Chiudono i negozi fisici, cala l’indotto collegato, peggiora la qualità della vita per centinaia di miglia di residenti in Irpinia.

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