I sindaci dell’Irpinia a Roma per battere cassa: servono i soldi per rifare le reti idriche
I sindaci dell’Irpinia vanno a Roma per chiedere i soldi necessari a rifare le reti idriche, in gran parte obsolete, oggi ridotte ad uno fortemente stato critico dopo circa venti anni di mancati investimenti per la manutenzione straordinaria. Rappresentati dal primo cittadino di Ariano Irpino, Enrico Franza, depositeranno presso il Commissario Straordinario nazionale per “l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica” un voluminoso dossier che documenta la situazione precaria di una infrastruttura che perde tra il 65 e il 70% dell’acqua prelevata alle fonti. Nel pomeriggio del 29 agosto il Sindaco Franza tenterà di strappare al Commissario Nicola Dell’Acqua un impegno sullo sblocco almeno di una parte delle risorse necessarie. La richiesta minima ammonta a 400 milioni a valere su u fabbisogno per reti idriche, fognarie e di depurazione che ammonta a un miliardo e 200 milioni. Nel frattempo, l’Alto Calore riunisce la cabina di regia.
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