Allarme povertà, a Calitri l’elenco dei beneficiari della social card conta 162 famiglie

Il sindaco Michele Di Maio conferma che l'indennità di carica devoluta alla diocesi per supportare il fondo destinato a pagare le bollette meno fortunati non basta più. "Negli ultimi sei mesi sono aumentate le famiglie in stato di bisogno. E' necessario aprire una riflessione"

L’intera indennità della carica di sindaco che Di Maio versa alla chiesa per alimentare il fondo parrocchiale utile a pagare le bollette delle famiglie meno abbienti non basta più. Nell’ultimo semestre- fa sapere la fascia tricolore calitrana- sono aumentate le famiglie che chiedono aiuto alla chiesa e che non riescono a garantire il sostentamento dei figli.

Con l’interruzione e superamento del reddito di cittadinanza si è aperto un problema serio per le comunità: tanti non sanno come sbarcare il lunario rivela. Le graduatorie per l’assegnazione delle carte prepagate dal valore di 500 euro e spendibili in un anno, restituisce il profilo delle nuove povertà. Gli elenchi pubblicati dai comuni, vengono compilati incrociando i dati Inps e dei servizi sociali, sulla scorta del reddito dichiarato.

In realtà le graduatorie comunali prevedono una corrispondenza con gli elenchi in pancia al consorzio dei servizi sociali, ma restituiscono una maggiore capillarità sui dati, in quanto censiscono anche coloro che non hanno altri paracadute e sono esclusi dalle altre misure di sostegno in vigore. “Una riflessione sul tema è ormai necessaria” aggiunge il sindaco Di Maio. “Abbiamo il dovere di affrontare l’argomento e provare a ragionare su come mitigare questo stato di cose”

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