Inchiesta “Dolce vita”, il legale di Festa chiede la revoca dei domiciliari: “Intercettazioni incongruenti”

L'Avvocato Luigi Petrillo: "Nessuna richiesta di denaro, nessuna irregolarità"

La nota:
“A seguito dell’ esecuzione della seconda OCC nei confronti del Dott.Gianluca Festa, si è provveduto a far effettuare un’attenta verifica sulle intercettazioni che hanno rappresentato la fonte pressochè esclusiva degli indizi di reato posti alla base del provvedimento, analizzando, in questa prima fase, solo i dialoghi in esso citati e che, secondo gli inquirenti, apparivano espressivi delle corruzioni contestate.
L’analisi effettuata sul tale materiale intercettivo, che è stata commissionata ad un tecnico esperto ed accreditato presso tutte le Procure della Campania, ha evidenziato consistenti incongruenze tra le conversazioni avvenute e le trascrizioni depositate agli atti: ciò restituisce una ricostruzione dei fatti di maggiore rilievo sensibilmente diversa nel senso e nel significato.
In particolare, dal materiale oggetto di analisi consulenziale va emergendo con nitidezza che il Festa non ha mai chiesto direttamente o tramite altri alcuna somma di denaro agli imprenditori individuati dagli inquirenti, cosi come del resto confermato da coloro che si sono sottoposti all’ interrogatorio di garanzia, che hanno anche negato di aver mai “pagato” alcunchè.
E’ stata inoltre svolta una attenta verifica degli atti amministrativi asseritamente collegati alle contestate corruzioni, dalla quale non è risultata alcuna delle irregolarità che, secondo certe ricostruzioni, anche giornalistiche, le avrebbero connotate: nessuna gara è stata truccata o pilotata.
Per questo, sulla scorta di tutto il materiale raccolto e delle verifiche effettuate negli ultimi giorni, stamattina è stata presentata al GIP un’istanza di revoca della misura cautelare attualmente in corso di esecuzione, a motivo della sopravvenuta mancanza dei gravi indizi di reato.
Ovviamente, è stata anche rilevata l’assenza di pericolo di reiterazione e di inquinamento delle prove in relazione sia alla prima che alla seconda misura attualmente applicate all’ indagato, della quale è stata parimenti richiesta la revoca.
Alla luce di quanto va risultando dalle operazioni di verifica tecnica in corso di svolgimento sulle trascrizioni delle conversazioni intercettate, il mio assistito, fortemente e motivatamente preoccupato per le chiare divergenze rilevate, si riserva ogni ulteriore iniziativa utile a fare piena chiarezza su quanto accaduto”.

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