Il nuovo corso di Industria Italiana Autobus divide la politica

Concentrare tutta la produzione della Industria Italiana Autobus a Flumeri, per riconvertire l’ex Menarinibus di Bologna in un polo della ricerca. Questo l’obiettivo della nuova proprietà, che divide la politica. Mentre il Pd interroga il Ministro Urso, per il deputato avellinese di FDI il piano rafforza Valle Ufita, mentre il sindacato attende il tavolo al Mimit di settembre

Il nuovo corso di Industria Italiana Autobus divide la politica. Fa discutere la scelta di concentrare a Flumeri e in Valle Ufita tutta la manifattura dei bus e dei pullman dal 16 settembre, destinando a Bologna la ricerca tecnologica applicata alla produzione. Questa visione strategica, che il prossimo 2 settembre la nuova proprietà del Gruppo Seri presenterà al Ministero delle Imprese e del Made In Italy, spiazza il sindacato, che contesta la decisione di un trasferimento as horas alla vigilia del ferragosto dei 77 addetti attualmente in forza nell’ex Menarinibus. Mentre il Pd interroga il Ministro Urso direttamente con la segretaria nazionale Elly Schlein, Fratelli d’Italia prova a guardare il bicchiere mezzo pieno. Per il deputato avellinese di FDI, Gianfranco Rotondi, il piano di Civitillo rafforza lo stabilimento di Valle Ufita, garantendo per i prossimi anni l’esclusiva attività industriale. Per Rotondi “la chiusura della fabbrica bolognese, potrebbe corrispondere a un disegno di rilancio e non di smobilitazione della azienda”, spiega in una dichiarazione rilasciata attraverso una nota. “A Bologna si potrebbero sfruttare area e volumi per uno sviluppo immobiliare” anche perché “non ha senso avere due stabilimenti potendo concentrare l’intera attività su Valle Ufita”. Benché ancora in attesa di valutare numeri e dati certi, i contatti avuti in queste ore con il Ministro accendono speranze per l’Irpinia. Secondo il deputato avellinese la IIA può realizzare un Polo dell’automotive “coerentemente inserito in una area segnata dalla profonda trasformazione indotta dal progetto di realizzazione del polo logistico”. Le prime riprove tra poche settimane arriveranno dalle carte che saranno presentate al MIMIT.

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