Antenne 5G ed olico in Alta Irpinia: mobilitazione a Guardia Lombardi, silenzio a Cairano
"La Via Appia Patrimonio Unesco è uno scudo per tutelare del territorio su cui è stata installata la torre in Contrada Frassino a Guardia Lombardi e a breve sorgerà il parco eolico che coinvolge anche i territori di Andretta e Bisaccia. Attivisti e amministratori questa sera si riuniscono in Contrada Luparelli alle ore 21.00. A Cairano invece la protesta si è indebolita. "Tutti insoddisfatti ma nessuno si espone"
A differenza di Cairano, dove la costruzione dell’Antenna 5 G al Calvario e prossima alle abitazioni aveva solo sollevato un polverone iniziale per poi finire sotto la sabbia del più potente inibitore sociale del “pare brutto”, a Guardia Lombardi la protesta prende vigore. Questa sera alle 21.00 il comitato civico guardiese unitamente a Fuori dalle Pale e a tutte le altre associazioni contro l’eolico selvaggio, in Contrada Luparelli proverà a ragionare su come blindare il territorio.
Il riconoscimento della Via Appia Patrimonio Unesco che taglia la strada statale 303 a Contrada Frassino apre una speranza per attivisti e amministratori che stanno denunciando da mesi la trasformazione del territorio altirpino in discarica energetica. Oltre all’antenna 5G e ai tralicci dell’elettrodotto di Terna, qui è prevista la costruzione del parco eolico Guardia Andretta, che coinvolge anche Bisaccia e Rocca San Felice. Come possono sorgere 13 torri da 7,2 megawatt ognuno su un lembo di terra già invaso da onde elettromagnetiche ad altissima tensione?
La denuncia dei cittadini, che hanno raccolto già 200 firme e consegnate alla Procura della Repubblica per chiedere la rimozione, è tesa a sottolineare come i progetti candidati al Pnrr non tengano conto dell’antropizzazione dei territori, nè dell’indirizzo politico di incentivo alle coltivazioni biologiche. Pale di grosse dimensioni sono state installate anche su terreni certificati bio. Chi deve sollevare le incongruenze? Chi deve chiedere il rispetto del Decreto Aree Idonee che blinda i beni culturali dalla requisizione dei territori da parte delle multinazionali?
“Alla luce del riconoscimento della Via Appia Patronomio Unesco, non possiamo avere pale a 270 metri” tuona qualche componente del comitato civico. “Facciamo appello alle linee guida nazionali, recepite anche dalla Regione Campania. Il Decreto Aree Idonee parla chiaro: le torri devono essere installate lontani dai siti dei beni culturali. Vogliamo fare opera di sensibilizzazione nei confronti della popolazione e delle istituzioni, e vogliamo sapere se le amministrazioni ci vengono incontro per capire come tutelare il territorio”.
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