Inchiesta “Dolce vita”: l’architetto Guerriero resta ai domiciliari
Il tribunale per il Riesame di Napoli ha respinto il ricorso dei legali del professionista, gli avvocati Nicola Quatrano e Marino Capone
L’architetto Fabio Guerriero resta ai domiciliari. Il tribunale per il Riesame di Napoli ha respinto il ricorso presentato dai legali del professionista coinvolto insieme all’ex sindaco di Avellino Festa nell’inchiesta Dolce vita. I due erano stati oggetto lo scorso 10 luglio di una seconda misura cautelare. Gli avvocati di Guerriero attendono le motivazioni del dispositivo per valutare l’ipotesi di un ricorso in Cassazione. Alla Suprema Corte, invece, saltando il Riesame si è rivolto l’avvocato Petrillo legale di Festa: in questo caso pronunciamento atteso per settembre
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