Bagno di folla a Frigento per l’ultimo saluto a Francesco Di Chiara. Il feretro portato in spalla dagli amici

Le esequie nella Chiesa di Santa Maria Assunta dell'ultimo dei 4 ragazzi che hanno tragicamente perso la vita nell'incidente di Mirabella Eclano sabato scorso. Proclamato il lutto cittadino. Un'esplosione di palloncini bianchi ha salutato il ragazzo. In prima fila i sindaci e il commissario di P.S. di Sant'Angelo Scognamiglio e il capitano dei carabinieri di Mirabella. L'omelia celebrata dal parroco Don Pietro: "Questo è il tempo del silenzio, non per nascondere l'accaduto ma per riflettere insieme"

A Frigento è il giorno del lutto cittadino. Nel pomeriggio un lungo corteo di giovani arrivati da tutto il circondario ha accompagnato il feretro bianco di Francesco Di Chiara, il quarto ragazzo deceduto sabato sera nel tragico incidente di Mirabella Eclano. 21 anni, Francesco era al volante della Mercedes su cui hanno perso la vita anche Bilal, Mattia e RoyAntony. Tutta l’Irpinia si è riunita a Frigento per stringersi al dolore delle famiglie coinvolte. In prima fila anche i sindaci di Frigento, Sturno, Mirabella, Grottaminarda e Gesualdo.

Con loro il commissario di Polizia di Sant’ Angelo dei lombardi Carmine Scognamiglio, e il capitano dei carabinieri di Mirabella Falginella. Centinaia di giovani hanno indossato una maglietta che ritrae le foto di Francesco. L’omelia è stata celebrata da Don Pietro, che ha espresso parole di amore e amicizia profonda per i familiari. “Questo è il tempo del silenzio, non per nascondere l’accaduto, ma per riflettere insieme e riscoprire il dialogo tra generazioni. Accogliamo la lezione di Francesco: i giovani chiedono di riscoprire il dialogo con le precedenti generazioni. Dobbiamo crescere insieme”.

Al termine del rito funebre, in cui sono intervenuti anche due amici del ragazzo, il feretro ha sostato all’ingresso della chiesa. Nella piazza dove è stato disposto anche un maxi schermo per consentire a tutta la comunità di partecipare all’omelia, decine e decine di giovani hanno lanciato in aria un’esplosione di palloncini per salutare l’amico. Struggente e composto il dolore dei familiari, della mamma Mena e del papà Lello, del fratello Antonio.

La strage di Mirabella Eclano ha segnato tutti profondamente, e ha scosso l’opinione pubblica nazionale. Dopo l’incidente, la “meglio gioventù” di Frigento e degli altri comuni ha organizzato una veglia di preghiera. Ha partecipato il sindaco frigentino Carmine Ciullo, che ha confermato di voler aprire un dialogo con i ragazzi sulle strade: non possono essere strumenti di morte.

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