Partenza in sordina per i saldi estivi in Irpinia. Le stime del Centro studi di Confesercenti

A dieci giorni dall’inizio delle svendite stagionali deludono i saldi estivi, che secondo Confesercenti Avellino potrebbero riprendere slancio nelle prossime settimane, ma non sui livelli dello scorso anno. Secondo le stime del Centro Studi solo un consumatore su 2 sarà interessato, dato in diminuzione rispetto al 2023

Non decollano per ora ad Avellino e in Irpinia le svendite di fine stagione, iniziate da quasi due settimane. Tracciando un primissimo bilancio, Confesercenti di Avellino ammette che i saldi estivi stanno deludendo le attese, benché le previsioni della vigilia non fossero particolarmente incoraggianti. Secondo l’associazione dei commercianti i saldi potrebbero riprendere slancio nelle prossime settimane, anche se non sui livelli dello scorso anno. Il Centro Studi stima che soltanto un consumatore su 2 in Irpinia in linea con il dato previsto in Campania, sarà interessato dall’acquisto a prezzi ribassati soprattutto dei capi di abbigliamento, anche sportivo, oltre a intimo e indumenti per il mare. Con un budget medio programmato di 103 euro pro-capite, che equivale per la maggior parte dei consumatori ad una spesa compresa tra i 51 e i 100 euro a persona e per un 25% fino 200 euro, i saldi restano una opportunità fondamentale pe gli operatori, chiamati a far quadrare i conti alla fine della stagione. Partenza in salita, dunque, ma missione possibile per i commercianti, soprattutto se sapranno invogliare ulteriormente un terzo dei potenziali clienti che attendono l’affare giusto prima di entrare in negozio.

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