Le Aree interne campane nel piano di evacuazione per il Vesuvio
I Comuni delle province di Avellino e Benevento sono pronti a farsi carico del piano di evacuazione dall’area vesuviana, che il Governo nazionale e la Regione Campania stanno aggiornando per fronteggiare eventuali rischi di calamità. Il 15 luglio il progetto sarà presentato a Montecitorio
La Campania deve consolidare il suo rapporto di collaborazione tra aree costiere e interne anche rispetto ai rischi di calamità naturali, tra le quali anche quelle legata al Vesuvio e al sistema vulcanico regionale. Con questa premessa, attraverso una innovativa proposta di legge la Fondazione ‘Convivenza Vesuvio’ di Enzo Caronato nelle scorse settimane ha illustrato con il presidente dell’intergruppo parlamentare ‘Sviluppo Sud Aree Fragili e Isole Minori’ Alessandro Caramielli, un progetto che mira a correggere le strategie emergenziali preventive messe a punto dal Governo. I Comuni delle province di Avellino e Benevento sono pronti a farsi carico di una parte importante del piano di evacuazione dall’area vesuviana, nel caso malaugurato di una emergenza. Ma per farlo occorre cambiare il piano che il Governo nazionale e la Regione Campania stanno aggiornando per fronteggiare ogni eventuale rischio di calamità. Il 15 luglio il progetto, elaborato con il supporto tecnico anche di Giulio De Angelis del Centro Studi Edilizia Reale e Delegato al Sud di Federcomated, sarà presentato a Montecitorio. L’obiettivo dell’iniziativa, quindi, è superare l’attuale normativa, con una nuova proposta di legge che crei le condizioni per mettere al centro del piano le Aree Interne in particolare di Irpinia e Sannio e delle alterne regioni meridionali, dove sono 300 i sindaci favorevoli. Con la nuova legge, opportunamente collegata al Recovery Sud, si potranno programmare gli investimenti infrastrutturali necessari.
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