IL CORSIVO – La normetta che manca nella Riforma Nordio

Con ogni probabilità già domani, alla Camera, avrà il via libera la riforma voluta dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che contiene le nuove regole sulle intercettazioni e la cancellazione dell’abuso d’ufficio.
Proprio in vista della seconda lettura in Parlamento, quindi della definitiva approvazione della riforma, il Guardasigilli ha voluto ripetere un concetto più volte al centro di aspre polemiche tra maggioranza governativa e opposizione. Le sue parole: “Non vogliamo imbavagliare i giornalisti ma attuare l’art. 15 della Costituzione. La segretezza delle conversazioni è inviolabile, salvo i casi previsti dalla legge che sono l’eccezione, mentre oggi è diventata la regola”.
Il ministro ha ragione, il dettato costituzionale al riguardo è chiarissimo. Tuttavia, per buttarla un tantino sul faceto, sarebbe stato utile prevedere nella riforma una normetta, in materia di bavagli, a prescindere dalla inviolabilità delle conversazioni private.
È la seguente: “Bavaglio di contrappasso per sei mesi ai giornalisti che per due volte in un anno scrivono str…te rigorosamente certificate”.

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