Isochimica di Avellino, via le coperture e i controsoffitti dei capannoni industriali

Procedono spedite le opere di bonifica e recupero dei capannoni nell’ex Isochimica di Borgo Ferrovia, dove è in corso la rimozione di coperture e controsoffittature. È il capitolo decisivo del cantiere prima della riconversione dello stabilimento, che si concluderà nel 2026

L’opera di bonifica e risanamento dell’ex Isochimica di Borgo Ferrovia è entrata nella fase cruciale, con la rimozione delle coperture e delle controsoffittature dai capannoni, dove un tempo si decoibentavano le carrozze ferroviarie. Si tratta di un capitolo decisivo del cantiere, prima dell’intervento finale nel sottosuolo e la successiva riconversione dello stabilimento, che si concluderà nel 2026. Il 2024 si annuncia l’anno cruciale per il recupero dell’ex Isochimica, la cui superficie sarà dedicata al centro fieristico e mercatale nel cuore di Borgo Ferrovia. Il Comune di Avellino ha consegnato lo scorso 27 dicembre i lavori di questo lotto, aggiudicato per oltre 3,5 milioni di euro, parte del progetto generale da 16 milioni di euro, dopo la messa in sicurezza del sito in questi anni. La attività in corso segue le opere già completate: lo smaltimento delle 2mila tonnellate di amianto contenute in 561 cubi di cemento, trasportate nelle discariche speciali tre anni fa e la bonifica degli spazi aperti. Nel frattempo, l’Amministrazione comunale attende che si concluda la controversia in corso con la Curatela fallimentare dell’ex Isochimica e il Consorzio Asi circa la proprietà del perimetro su cui oggi è in corso la bonifica. L’investimento in corso, come ricordano gli uffici, viene realizzato ‘in danno’ rispetto a quello che i giudici stabiliranno il proprietario

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