IL CORSIVO – Mattarella? Salvini non lo capisce

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aprendo giovedì a Trieste la Settimana sociale dei cattolici, ha accennato tra l’altro al concetto di “assolutismo della maggioranza” sul piano squisitamente filosofico-politico, dunque senza alcun riferimento al governo attuale e all’Italia, riaffermando che “non può esserci un’autorità senza limiti”.
Nessuno, salvo “uno”, ha avuto alcun che da ridire, naturalmente.
L’unico ad alzarsi dall’ultimo banco della sua consuetudine scolastica è stato nientepopodimeno che il leader della Lega, senatore, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e addirittura Vicepremier, Matteo Salvini.
Si è alzato per dire cosa? Ascoltate: “Assolutismo? Siamo in democrazia, il popolo vota, il popolo vince. Non faccio filosofia ma politica… Piuttosto qui c’è il problema della dittatura delle minoranze, che pretendono di imporre alla maggioranza politica e culturale del Paese il loro modo di vivere e di ragionare”.
La prima a dissociarsi dal palese e volgare attacco del leader leghista al Presidente della Repubblica è stata la Premier Giorgia Meloni, seguita a ruota dall’altro Vicepremier, Antonio Tajani.
Tuttavia il commento più duro e azzeccato è venuto dalla presidente di Azione, Mara Carfagna. Ha detto: “Se Salvini è incapace di capire il senso di un discorso alto sui valori della democrazia, può limitarsi a tacere e magari farselo spiegare. Se invece lo ha capito e non è d’accordo, ci risparmi la farsa delle note di precisazione: a tutti è chiaro perché parlava e con chi polemizzava”.
Cosa dire? Apprezzabilissima la signorilità dell’Onorevole Carfagna nel generoso tentativo di concedere a Salvini il beneficio dell’opzione interpretativa. Tuttavia, la verità oltre ogni ragionevole dubbio è una soltanto: il ministro non ha capito affatto ciò che Mattarella ha detto.
Al di là di ogni considerazione aggiuntiva, e l’elenco sarebbe lunghissimo, questo è lo stesso Salvini che – ricordate? – tempo fa disse che avrebbe “volentieri ceduto alla Russia due Mattarella e mezzo in cambio di un Putin per l’Italia”.
Capito di chi e di cosa parliamo? Consiglio a Meloni: ceda Salvini a Putin. Naturalmente gratis.

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