Ad Avellino dal 6 luglio al 31 agosto vietato l’uso dell’acqua per giardini, piscine e auto
Con decorrenza da domani 6 luglio e fino al 31 agosto sarà vietato ad Avellino il prelievo e il consumo di acqua derivata dall’acquedotto pubblico per ogni uso tranne quelli potabile e igienico-sanitario. Il commissario prefettizio ha aderito alla richiesta dell’Alto Calore “per prevenire un’emergenza in città”
A partire da domani e fino a tutto il 31 agosto prossimo, nella città di Avellino il prelievo e il consumo di acqua derivata dall’acquedotto pubblico è consentito solo per usi potabile e igienico-sanitario. Lo ha stabilito una ordinanza firmata dal Commissario Paolo D’Attilio, che ha recepito una richiesta del gestore idrico provinciale, l’Alto Calore Servizi. Si tratta di una misura preventiva resa necessaria “in considerazione della progressiva riduzione delle risorse idriche disponibili”. L’Amministrazione comunale di Avellino si impegna a vigilare sull’uso razionale della risorsa idrica, al fine di evitarne sprechi e/o usi impropri. Rientrano tra gli usi vietati: la irrigazione e l’annaffiatura di orti, giardini e prati, fatta eccezione per le aree verdi comunali e gli impianti sportivi comunali. Stop anche al lavaggio di cortili e piazzali e al lavaggio privato di veicoli a motore. Ancora, non si potrà usare l’acqua dell’Alto Calore per il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino ad uso privato. Per tutti gli usi diversi da quello alimentare domestico e per l’igiene personale, quindi, fino a settembre, occorrerà trovare alternative “per prevenire un’emergenza in città” che le alte temperature potrebbero determinare, senza le opportune misure preventive.
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