Parassiti saprofiti aggrediscono i pesci del lago di Conza. Persiste il divieto in attesa dell’Arpac
Le acque dell'invaso altirpino potrebbero essere inquinate o attraversate da comune infezione batterica. Il sindaco Raffaele Cantarella conferma il congelamento delle attività di pesca sportiva e abbeveraggio degli animali, e attende l'esito degli esami di laboratorio
Parassiti saprofiti nelle branchie dei pesci. Sul giallo della moria di trote e altee specie ittiche nel lago altirpino si pronunciano i laboratori dell’istituto zooprofilattico del mezzogiorno, che qui avevano prelevato campioni ittici circa due settimane fa. Persiste l’ordinanza di divieto di pesca e consumo ittico, oltre all’abbeveraggio degli animali emessa dal sindaco Raffaele cantarella il 7 giugno scorso.
L’esecutivo attende il referto dell’Arpac sulle analisi dei prelievi di campioni d’acqua, per stabilire le cause della moria dei pesci, ed escludere la presenza di infezioni o inquinamento che possa essere dannosa per l’uomo. Pressato dai pescatori, il sindaco Cantarella si dichiara inamovibile e sottolinea la necessità di attendere l’esito delle analisi di laboratorio prima di revocare l’ordinanza e consentire il ripristino delle attività sportive legate alle pesca.
Circa un mese fa erano stati gli attivisti di un’associazione sportiva a dare l’allarme sul ritrovamento di trote morte in diversi punti dell’invaso. “Il Comune è in stretto contatto con gli enti preposti per monitorare lo stato delle acque del lago e per condividere quanti più elementi possibili in grado di ricostruire le cause dell’accaduto”, conferma il sindaco.
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