La “cordata italiana” esclusa dalla Industria Italiana Autobus chiede spiegazioni
La replica del Ministro Urso alle interrogazioni del Pd sulla cessione della Industria Italiana Autobus ai casertani di SERI hanno provocato un’ondata di reazioni. “L’alternativa alla liquidazione c’era, eravamo noi della Cordata italiana”, ha obiettato Maurizio Marchesini. Per Fismic sono parole gravi che meritano chiarezza: “Deve intervenire la Premier”
La “cordata italiana” esclusa dalla Industria Italiana Autobus chiede spiegazioni attraverso uno dei suoi imprenditori, Maurizio Marchesini. “Trovo inspiegabile e anche offensivo l’atteggiamento del ministro”, ha dichiarato all’ANSA il vicepresidente di Confindustria, replicando al ministro delle Imprese Adolfo Urso, che su Industria Italiana Autobus alla Camera ha parlato di scelta obbligata. “L’alternativa alla liquidazione c’era, eravamo noi della Cordata italiana”, ha obiettato Maurizio Marchesini.”Siamo imprenditori seri e non ci va di essere trattati in questo modo, abbiamo fatto un’offerta, l’abbiamo rinnovata e messa a punto su richiesta del ministero e non abbiamo ricevuto nessuna risposta ufficiale. Le risposte le abbiamo lette sui giornali. Non capisco, bastava dire che la nostra offerta non era economicamente conveniente”. Per la Fismic va chiarita la situazione «Avevamo richiesto un confronto per esaminare la bontà delle proposte avanzate dai due gruppi, ma il ministero ce l’ha sempre negato. Chiediamo che su questa vicenda ci sia chiarezza perché è in ballo il futuro di oltre 600 lavoratori più quelli dell’indotto ed è anche in gioco la serietà del confronto ai tavoli ministeriali”, ha dichiarato Roberto Di Maulo.
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