IL CORSIVO – Salvini e l’Autonomia a modo suo
La Commissione europea si dice preoccupata per l’Autonomia differenziata (scritta da Calderoli) appena diventata legge grazie al voto compatto del centrodestra? E chissenefrega, risponde in sostanza Matteo Salvini con la spocchia di chi è stato salvato da Vannacci alle europee ma fa finta ancora d’essere un grande leader.
Riferendosi a quelli della Commissione, ieri il vicepremier ha detto: “Farebbero meglio ad occuparsi d’altro visto che per qualche burocrate di Bruxelles il voto dei cittadini è quasi ininfluente dal momento che stanno preparando lo stesso pacchetto come se non avessero votato italiani, francesi, tedeschi. Se così fosse mi sembrerebbe davvero una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che hanno votato”.
Ma questa è solo la premessa. Subito dopo, infatti, vestendosi di falsa modestia, ha aggiunto: “L’autonomia differenziata non è una vittoria della Lega ma la possibilità per le Regioni di gestire a livello locale quello che adesso lo Stato non riesce a gestire, un punto di partenza che possa unire Lombardia, Calabria, Veneto e Puglia. L’Autonomia sarà una grande opportunità anche per alcuni distratti politici del Sud”.
Insomma, dopo il danno di una legge “porcata”, studiata nei dettagli per favorire le regioni del Nord, ovvero per continuare a “fottere” il Sud, il leader leghista si concede anche il lusso della beffa: sale in cattedra e in buona sostanza racconta che il Sud è tanto stupido da non aver capito che il governo di centrodestra – grazie all’infinita generosità di tal Roberto Calderoli – ha varato una legge che finalmente consente al Sud di appaiarsi e addirittura di superare il Nord nella velocità ed efficacia dei processi di sviluppo.
Ci vuole una consistente dose di faccia tosta per arrivare a tanto. Tuttavia il problema del Sud non è più Salvini e non è più la Lega. Il problema sono Fratelli d’Italia e Forza Italia, che votando quella legge hanno di fatto tradito il Sud. Forse non c’è stato abbastanza tempo perché i meridionali si rendessero conto del tradimento, anche perché i furbetti del governo hanno atteso che si votasse per le europee prima di affondare il coltello nel cuore del Sud con l’approvazione nottetempo della porcata Calderoli.
Epperò, attenzione: mica non si andrà più a votare! Meloni e Tajani immaginano davvero di poter prendere i meridionali per i fondelli una seconda volta?
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