A Lacedonia si presenta il piano di evacuazione dell’area flegrea verso le aree interne campane

Non più carovane di migranti dall'area vesuviana verso altre regioni d'Italia, ma una progressiva delocalizzazione in Irpinia e Sannio. L'Intergruppo parlamentare Sviluppo Sud presenta la proposta di legge in Alta Irpinia

Un nuovo piano di evacuazione dall’area vesuviana alle zone interne in una nuova proposta di legge. Si definisce una svolta per la Campania interna quella che attende di essere discussa a Lacedonia con gli amministratori locali, Alessandro Caramiello presidente dell’intergruppo parlamentare Sviluppo Sud, Giulio De Angelis vice presidente di Federcomated, il sindaco di Terzigno, Rosa D’Amelio presidente del centro studi Nicola Vella, tra gli altri.

La Fondazione Convivenza Vesuvio attraverso il suo presidente Enzo Coronato, nell’illustrare le finalità perseguite di reciproca solidarietà in ambito regionale per lo sviluppo sociale, civile, ambientale e culturale, vuole trasformare un’emergenza in opportunità per le aree interne e spinge per una progressiva delocalizzazione di persone e attività produttive fuori dalle aree a maggiore rischio, per il riequilibrio demografico dei comuni campani.

Non una migrazione nelle diverse regioni d’Italia come prevede l’attuale piano di emergenza. La fondazione chiede ai comuni di recepire gli strumenti di pianificazione territoriale che prevedano questa la strategia. Coglie l’invito il sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza, che vaglia un’opportunità per i paesi delle aree interne, che potrebbero divenire centri di accoglienza per le popolazioni del Vesuvio.

“Ma abbiamo la necessità di recepire anzitutto un piano di fattibilità tecnica e specifico sulla capacità di accoglienza, sia nell’ambito dell’emergenza e connesso alle dinamiche della protezione civile, sia nell’ottica di insediamenti abitativi” chiarisce Repole, presidente della città dell’alta Irpinia.

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