Ballottaggio, Nargi a Gengaro: “Basta colpi bassi, invito tutti alla correttezza”
L'appello della candidata sindaca nei confronti degli avversari per queste ultime ore di campagna elettorale
«Siamo giunti al rush finale di questa intensa campagna elettorale ed avverto forte, dentro di me, il dovere e la necessità di invitare tutti alla massima correttezza ». E’ quanto dichiara la candidata a sindaco di “Siamo Avellino”, “Davvero” e “Viva la Libertà”, Laura Nargi.
«Nell’ultimo mese – ricorda Nargi – abbiamo assistito ad attacchi personali disproporzionata veemenza nei miei confronti, strumentalizzazioni, veleni ed eccessivo livore, portati avanti senza soluzione di continuità dai miei competitor della sinistra, che non fanno onore ad un civile confronto elettorale quale dovrebbe essere quello per il ballottaggio di un Comune capoluogo.
Ma in questi giorni stiamo riscontrando un’ulteriore escalation di colpi bassi: fake news, diffusione capillare di messaggi whatsapp conditi da presunte, ma gravissime, fughe di notizie per fuorviare ed impressionare gli elettori, appelli proposti da sedicenti intellettuali “super partes” in realtà candidati con Antonio Gengaro. E poi prevaricazioni vere e proprie, quali la copertura dei miei manifesti elettorali, negli spazi a me destinati, con quelli che pubblicizzano l’arrivo del leader Cinque Stelle, Giuseppe Conte, o commissionati per sponsorizzare un dibattito condotto da Azione – evidenzia la candidata a sindaco – Ovviamente, rispetto a tanto fango ed al tentativo costante e scientifico di operare la delegittimazione dell’avversario politico, con argomentazioni false o comportamenti scorretti, mi riservo di agire in tutte le sedi legali.
Ma Avellino non merita questo spettacolo. La città ha bisogno di un clima più civile. Ancora una volta, come ho fatto solo qualche giorno fa attraverso i miei canali social, invito i miei competitors e tutti coloro che, a vario titolo, stanno seguendo questa coda di campagna elettorale, a sforzarsi di elevare il livello del dibattito ed a sfuggire alla facile tentazione di fomentare l’odio, immaginando erroneamente di poterne trarre un vantaggio elettorale. Certi comportamenti – conclude Nargi – colpiscono l’intera città».
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