Lo Stato esce dalla IIA che diventa casertana. Sindacati all’attacco: traditi dal governo

A 24 ore dall’incontro con i sindacati il Governo a sorpresa ha emesso un comunicato con cui annuncia il via libera alla cessione delle quote statali al gruppo casertano della Seri Industrial S.p.A. Per i sindacati si tratta di una provocazione inaccettabile. Lunedì saranno annunciate le iniziative di mobilitazione

Lo Stato esce dalla IIA, che ora diventa casertana. Con una mossa a sorpresa a poche ore dall’incontro non conclusivo con i sindacati, il Governo ha emesso un comunicato con cui annuncia il via libera alla cessione delle quote statali al gruppo casertano della Seri Industrial S.p.A. “Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha autorizzato il socio pubblico Invitalia a sottoscrivere l’accordo che comporterà l’ingresso di Seri Industrial nel capitale di Industria Italiana Autobus con una partecipazione di controllo”, si legge nella nota. “La decisione arriva in seguito alla delibera di Leonardo e Invitalia di accogliere l’offerta presentata da Seri Industrial al termine di un percorso per l’individuazione di un partner industriale che ha visto il coinvolgimento di numerosi operatori di mercato”. Per ora non si entra nel merito dell’operazione, ma si sottolinea che non ci saranno ricadute negative sui livelli occupazionali. “L’accordo garantisce la salvaguardia dei livelli occupazionali degli stabilimenti di Flumeri e Bologna. Prevede, inoltre, la realizzazione di un piano industriale focalizzato sulla produzione di autobus elettrici e su un rafforzamento della competitività dell’azienda”. Lo Stato esce quasi completamente, si precisa. “Per effetto dell’accordo, Invitalia resterà titolare di una partecipazione di minoranza, tuttavia in virtù del patto parasociale che verrà stipulato tra i futuri soci, al socio pubblico sarà riconosciuta una serie articolata di diritti di veto in merito alle scelte strategiche aziendali, a garanzia dell’interesse pubblico e della corretta esecuzione del piano industriale”. Per i sindacati si tratta di una provocazione inaccettabile.  Mentre attendevano di essere convocati per un esame di merito sulle proposte di tutti i soggetti interessati, è arrivata la chiusura di una intesa, che le istituzioni locali e i sindacati stessi si preparano a contestare con una nuova mobilitazione. Lunedì saranno annunciate le iniziative.

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