IL CORSIVO – Elezioni europee: il Generale Vannacci e il Caporale

Il commento del vicepremier Matteo Salvini sulle elezioni europee: “La Lega ha raccolto risultati straordinari, siamo sopra i numeri delle politiche di due anni fa, siamo sopra di due milioni di voti… Il Generale Vannacci è stato contestato, vituperato da mezzo mondo, da solo ha superato mezzo milione di preferenze con un record al Nord Ovest e al Nord Est. Quando ho candidato Vannacci dicevano che ero un fesso e che la base si sarebbe rivoltata. Ma questo mezzo milione di voti, che arrivano in buona parte da Lombardia e Veneto, arrivano dall’elettorato della Lega e non solo. Io ho dato a Vannacci la mia preferenza, ha una visione del mondo in buona parte vicino alla mia”.
Cosa dire? In sostanza Salvini racconta cose vere. È vero che Vannacci ha preso mezzo milione di voti, è vero che è stato lui, Salvini, a volerlo contro tutto e tutti, è vero che Vannacci ha una visione del mondo molto vicina alla sua.
Tuttavia, ci sono altre due cose – una già verissima, l’altra probabile – che il vicepremier si guarda bene dall’esibire. E si tratta di due cose tra loro strettamente collegate. La prima, quella già verissima, è che se non ci fosse stato Vannacci con quel mezzo milione di voti, comunque raccolti, la Lega avrebbe registrato un rovinoso tracollo. La seconda, quella probabile, è che il successo del “Generale” riduca Salvini (nella Lega) al grado di “Caporale”.

I commenti sono chiusi.