IL CORSIVO – Elezioni europee: la quiete “prima” della tempesta
Campagna elettorale alle ultime battute. Sia nell’area progressista che in quella di centrodestra, i leader ostentano un fair play che nasconde ben altro.
Giorgia Meloni, che vedrebbe volentieri Salvini condannato dalle urne all’irrilevanza, si sforza di giustificare le sue continue sortite sfascia-governo. Tajani, che la pensa allo stesso modo di Meloni, esibisce il massimo delle sue capacità diplomatiche per evitare le provocazioni del leader leghista circa l’esito elettorale a proprio favore e a danno di Forza Italia.
Non va meglio, nel gioco dell’ipocrisia politica, sul fronte opposto. Elly Schlein fa il viso buono e addirittura le fusa a Giuseppe Conte. Il quale ricambia con le stessa moneta, quasi un inchino di fronte alla prospettiva del campo largo ovunque alle prossime politiche. La “verità nascosta” è che i due, in cuor loro, sperano la stessa cosa: l’uno la disfatta elettorale dell’altro.
Ma nella notte tra domenica e lunedì lo scrutinio delle europee squarcerà tutti i veli, e l’apparente fair play di queste ore si trasformerà in tempesta. Ecco, smentendo il poeta, stiamo vivendo una vigilia elettorale di quiete – non dopo – ma prima della tempesta.
Giorgia Meloni, che vedrebbe volentieri Salvini condannato dalle urne all’irrilevanza, si sforza di giustificare le sue continue sortite sfascia-governo. Tajani, che la pensa allo stesso modo di Meloni, esibisce il massimo delle sue capacità diplomatiche per evitare le provocazioni del leader leghista circa l’esito elettorale a proprio favore e a danno di Forza Italia.
Non va meglio, nel gioco dell’ipocrisia politica, sul fronte opposto. Elly Schlein fa il viso buono e addirittura le fusa a Giuseppe Conte. Il quale ricambia con le stessa moneta, quasi un inchino di fronte alla prospettiva del campo largo ovunque alle prossime politiche. La “verità nascosta” è che i due, in cuor loro, sperano la stessa cosa: l’uno la disfatta elettorale dell’altro.
Ma nella notte tra domenica e lunedì lo scrutinio delle europee squarcerà tutti i veli, e l’apparente fair play di queste ore si trasformerà in tempesta. Ecco, smentendo il poeta, stiamo vivendo una vigilia elettorale di quiete – non dopo – ma prima della tempesta.
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