L’Italia riscopre il pittore serinese Angelo Solimena grazie ad un professore salernitano
È stato ritrovato nel Urbino per caso, a 40 anni dal furto, un dipinto del serinese Angelo Solimena, pittore seicentesco padre del più famoso Francesco. L’autenticazione è stata fatta dal Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale
Fu dipinta nel 1664 dal capostipite di una famiglia serinese di pittori, Angelo Solimena, la pala d’altare raffigurante la “Deposizione di Cristo dalla Croce”, ritrovata dopo 40 anni nel Museo Nazionale di Urbino grazie a un docente di lettere salernitano. Dal 1983 l’opera mancava dalla sua sede originaria, la chiesa di San Matteo Apostolo a Nocera Inferiore, dove il pittore seicentesco Angelo Solimena si era sposato. Un professore appassionato di arte napoletana e campana ha riconosciuto il tratto di Angelo Solimena, padre di Francesco, consentendo al Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale l’acquisizione della tela e l’esecuzione dei controlli che hanno confermato l’autenticità del dipinto. L’olio su tela è stato restituito ieri a Nocera Inferiore, mentre le indagini vanno avanti per ricostruire la storia del dipinto dal 1983, quando ne furono perse le tracce. Per la provincia di Avellino, che a Canale di Serino conserva quasi distrattamente la casa familiare dei Solimena, l’episodio potrebbe servire da ammonimento. In una fase storica in cui si invoca la riscoperta del territorio e delle sue eccellenze in ogni campo, si dimenticano invece straordinari protagonisti della storia dell’arte e della cultura italiana nati in terra d’Irpinia, dove testimonianze della sua opera Angelo Solimena ha lasciato, come i dipinti custoditi nella Chiesa del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù Cristo a San Sossio di Serino.
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