A Nusco 37 aziende lavorano al Consorzio della Mela limoncella Igp Dop, pronti 70 ettari di terreni

A breve la pubblicazione dello studio della Federico II sulle proprietà nutraceutiche del frutto altirpino. Il censimento dei terreni incolti e abbandonati, e destinati ai giovani che vogliano investire in agricoltura è accompagnato da uno studio di settore: ogni ettaro rende fino a 15 mila euro annui

A Nusco ben 37 aziende agricole locali sottoscrivono la richiesta alla regione campania, al Ministero dell’agricoltura e alla Comunità Europea di riconoscimento della Mela limoncello Nusco Igp Dop”. Una richiesta che arriva a seguito dell’acquisizione dello studio della Federico II di Napoli di uno dei prodotti dell’agroalimentare nuscano di eccellenza, che viene definito alla stregua di un farmaco naturale.

L’accademico Alberto Ritieni è infatti tra gli autori – insieme al suo staff di tecnici- di uno studio che certifica le proprietà nutraceutiche di questa mela. Mentre i promotori si apprestano a rendere pubblici gli esami e gli studi elaborati in ambienti universitari e già pubblicati in più riviste internazionali, le aziende annunciano la formalizzazione del consorzio.

Sono stati censiti oltre 70 ettari di terreni incolti e abbandonati che saranno affidati al costruendo consorzio e messi a bando per i giovani. “In un ettaro di terreno il disciplinare prevede che possano essere prodotte 30 tonnellate di mele, E ogni ettaro potrebbe rendere circa 7.000/15.000 euro annui” si legge nelle comunicazioni dei promotori.

Si apre così una nuova stagione di opportunità per quanti vogliano trasformare i terreni in meleti, e per i giovani che vogliano cimentarsi nel comparto, tutto da costruire e che potrebbe rivelarsi altamente produttivo. Le regole sono poche e semplici: sarà il consorzio che gestirà i terreni, che saranno dati in fitto dai proprietari per i prossimi 30 anni.

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