Il Parco archeologico di Compsa alla ribalta nazionale sul sito del Ministero della Cultura
Il sindaco altirpino Raffaele Cantarella conferma il lavoro di valorizzazione del sito, per garantire l'apertura strutturale e assicurare una nuova campagna di scavo tesa a far riemergere l'anfiteatro citato negli studi
Il parco archeologico dell’antica Compsa viene celebrato dal Ministero della Cultura come “Viaggi tra i luoghi della Cultura per riscoprire la bellezza del patrimonio”. Il portale ministeriale pubblica la celebre cartolina dei resti dell’antica chiesa romana e del foro, e l’amministrazione comunale locale guidata da Raffaele Cantarella annuncia il lavoro di affermazione su scala regionale e nazionale del sito altirpino. I cancelli dell’antica Compsa, soggetti al vincolo e alla tutela della Soprintendenza restano rigorosamente chiusi, a differenza del parco di Aeclanum, vivo e dinamico.
Sebbene Conza rientri fra i 5 siti archeologici leader della Campania, il parco non gode di manutenzione ordinaria, né è fruibile al pubblico. Le aperture sono garantite dai volontari della pro loco, e il comune sta lavorando per una apertura stabile e la concessione di nuove campagne di scavo, tese a portare alla luce l’anfiteatro romano ipotizzato dagli studiosi.
La pubblicazione dell’immagine simbolica del parco da parte del Dicastero guidato da Gennaro Sangiuliano è senza dubbio una promozione su scala nazionale, destinata a suscitare interessi e curiosità.
L’antico centro dei Sanniti Hirpini, entrato nell’orbita di Roma dopo la sconfitta di questi ultimi nel 275 a.C., è ricordato dallo storico Livio per la sua defezione a favore di Annibale nel 216 a.C. e per la successiva riconquista, due anni dopo, per opera di Quinto Fabio Massimo.
Ad oggi la storia continua a restare sepolta. Tanto c’è ancora da fare per la valorizzazione del sito che sorveglia dall’alto il lago, l’oasi del wwf e la grande varietà faunistica.
I commenti sono chiusi.