In memoria di Lino De Nisco: il ricordo di Giuseppe Rosato

La lettera di cordoglio per la scomparsa di Lino De Nisco a cura dell'ex direttore generale dell'ospedale Moscati

Riceviamo dall’ex direttore generale dell’ospedale Moscati Giuseppe Rosato e volentieri pubblichiamo:

“Il passare del tempo non può cancellare nella nostra memoria e nel nostro cuore l’operato di un uomo di grandi capacità e di lungimiranza quale è stato in vita Lino De Nisco.

E’ veramente difficile commemorare la sua scomparsa perché porta via una parte di noi stessi ed il vuoto che lascia è tanto maggiore quanto più ampio è il numero delle persone che lo hanno conosciuto ed amato. Un’intera classe dirigente del Moscati, sia essa medica che di ogni altro ruolo, operante soprattuto negli anni più pregnanti della storia del Moscati, cioè la realizzazione della Città Ospedaliera, ha vissuto insieme a lui la sfida di perseguire tale risultato, di regalare alla città una realtà così importante. Lui ha creduto molto in questo sogno, collaborando instancabilmente con la Direzione Aziendale tutta, da Luigi Giordano a Pino Rosato, con la sua professionalità e perspicacia ed il suo modo di saper guardare avanti nella modernità, in una visione del management che anticipava i tempi.

Ricordare Lino De Nisco pone immediatamente noi amici difronte all’ interrogativo se ci sia un aspetto della sua personalità che prevalga sugli altri: l’uomo, il professionista , l’amico cordiale, allegro ed ironico.

Cominciando dalle sue doti professionali, immediatamente si corre con la mente alla sua capacità di aver saputo coinvolgere tutti i collaboratori nei suoi progetti e di essersi lasciato coinvolgere a sua volta. Il tratto più evidente era il suo porsi in modo altamente professionale e preparato in ogni campo cui è stato preposto motivando i suoi collaboratori in modo sempre intelligente e accattivante. Chiunque lo abbia frequentato ne è rimasto conquistato o quantomeno ne è divenuto estimatore perchè questo è il pregio di tutte le persone intelligenti e preparate, quello cioè di sapersi fare apprezzare da tutti, indipendentemente dalle eventuali diversità di vedute.

Dal punto di vista umano era un uomo aperto, leale e generoso e nonostante il suo percorso di vita sia stato accompagnato da notevoli successi professionali e familiari, è stato anche attraversato da tante sfide personali in un susseguirsi di eventi che lui ha percorso con umiltà e determinazione, accompagnato dalla sua amata famiglia: moglie, figli ed amati nipoti.

Che dire poi dell’ amico, ricordiamo la sua contagiosa allegria, la capacità di coinvolgimento goliardico, sempre desideroso di poter condividere con gli amici momenti spensierati che rendeva particolarmente accattivanti con la sua ironia, talvolta anche pungente ma sempre bonaria. In tutti noi è ancora vivo il ricordo della sua immediata simpatia, della capacità che aveva di conquistare le persone con quell’aria un po’ canzonatoria ma sempre garbata e perbene. Lino era un uomo che sorrideva alla vita e sapeva comunicarlo con forza, anche quando la vita non è stata generosa, ed è per quasto che mancherà a tutti noi che gli abbiamo voluto bene. Il suo gruppo di amici del Moscati”

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