Depurazione, i sindaci altirpini solidali con i lavoratori: auspichiamo intervento della Prefettura
Intanto gli uffici tributi di diversi enti locali contestano all'Asi il mancato pagamento dell'Imu sulle aree industriali: contenziosi per circa 8 milioni di euro e cause legali in corso da anni
“In assenza di interventi, si profila ancora una volta, come già rischiato nei mesi scorsi, un enorme problema sociale in Alta Irpinia che colpirebbe aziende, corsi d’acqua, ambiente e salute in generale. Auspichiamo di conseguenza una celere ricomposizione della vertenza in atto, sicuri che gli Uffici della Prefettura di Avellino sapranno fare sintesi e scongiurare quella che rischia di diventare l’ennesima criticità sociale, lavorativa e ambientale per la nostra provincia”.
Così scrivono i sindaci, che si espongono a sostegno dei lavoratori della depurazione in occupazione pacifica. I primi cittadini in queste ore sono impegnati a trasferire garanzie agli imprenditori delle aree in industriali, mentre gli uffici tributi portano avanti vertenze legali nei confronti dell’Asi per somme Imu mai versate nelle casse degli enti locali.
I Comuni di Calabritto, Conza, Calitri, Nusco e Lacedonia hanno cause pendenti per il trasferimento di somme milionarie. Solo Calitri attende il pagamento di circa 4 milioni di euro, 2 milioni per Calabritto, 750 mila euro a Conza, sotto il milione di euro a Lacedonia. Si tratta di conteggi di almeno 5 anni di mancati versamenti e in alcuni casi, come a Lacedonia, il braccio di ferro fra il consorzio e il comune dura da diversi anni.
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