IL CORSIVO – Il ministro Lollobrigida… “Per fortuna”
Venerdì 10 maggio, Question time a Palazzo Madama. Rispondendo ad una interrogazione del senatore leghista Giorgio Maria Bergesio, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha detto: ”Per fortuna quest’anno la siccità ha colpito alcune zone del Sud e la Sicilia in particolare. E per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene, ma che producono un valore del vino eccezionalmente rilevante”.
Cosa dire: una gaffe? Macché! La verità è che da quando, “per fortuna”, l’Onorevole Lollobrigida è diventato ministro, cosa che nemmeno in sogno gli era apparso possibile accadesse, la “fortuna” è il sostantivo-ingrediente che lui usa per condire tutti i piatti elaborati nella sua Profondità di Pensiero.
Statene certi: alla prossima scossa del bradisismo ai Campi Flegrei, lo sentiremo dire che per fortuna Pozzuoli rischia di affondare. E che, giusto per unire nella fortuna l’Italia del Sud con quella del Centro e del Nord, ci racconterà che per fortuna le alluvioni in Toscana non sono meno belle che in Emilia Romagna. O che, ancora per fortuna, è sempre la stessa cosa se muori a diciotto anni oppure a cento.
Tuttavia, questo è niente rispetto a quanto accadrà il giorno in cui – in questa legislatura o la prossima o l’altra ancora, comunque prima o poi – la Premier Giorgia Meloni sarà sfrattata da Palazzo Chigi, più probabilmente da un marziano che da questo centrosinistra. Quel giorno, abbiatene matematica certezza, in un miracoloso rigurgito di coscienza e consapevolezza, un Lollobrigida fino ad allora ininterrottamente ancora membro del governo dirà: “Però, che c..lo ho avuto con mia cognata Giorgia che, per fortuna, con me – la Benda – non se l’è mai tolta”.
Cosa dire: una gaffe? Macché! La verità è che da quando, “per fortuna”, l’Onorevole Lollobrigida è diventato ministro, cosa che nemmeno in sogno gli era apparso possibile accadesse, la “fortuna” è il sostantivo-ingrediente che lui usa per condire tutti i piatti elaborati nella sua Profondità di Pensiero.
Statene certi: alla prossima scossa del bradisismo ai Campi Flegrei, lo sentiremo dire che per fortuna Pozzuoli rischia di affondare. E che, giusto per unire nella fortuna l’Italia del Sud con quella del Centro e del Nord, ci racconterà che per fortuna le alluvioni in Toscana non sono meno belle che in Emilia Romagna. O che, ancora per fortuna, è sempre la stessa cosa se muori a diciotto anni oppure a cento.
Tuttavia, questo è niente rispetto a quanto accadrà il giorno in cui – in questa legislatura o la prossima o l’altra ancora, comunque prima o poi – la Premier Giorgia Meloni sarà sfrattata da Palazzo Chigi, più probabilmente da un marziano che da questo centrosinistra. Quel giorno, abbiatene matematica certezza, in un miracoloso rigurgito di coscienza e consapevolezza, un Lollobrigida fino ad allora ininterrottamente ancora membro del governo dirà: “Però, che c..lo ho avuto con mia cognata Giorgia che, per fortuna, con me – la Benda – non se l’è mai tolta”.
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