Il Concordato dell’Alto Calore all’esame dei creditori: decidono se continuerà la gestione pubblica

Esame finale per l’Alto Calore Servizi, che attende il giudizio dei creditori sul concordato dichiarato per evitare il fallimento della società. In caso di bocciatura, la gestione idrica andrà in gara

Il Concordato dell’Alto Calore va all’esame dei creditori  dopo due anni di lavoro preparatorio. I commissari nominati dal tribunale di Avellino li hanno convocati per un’audizione di merito. Sono chiamati ad accettare o rifiutare il piano elaborato nel luglio 2022 dai vertici societari per scongiurare il fallimento della società, su cui grava un fardello di debiti che supera i 160 milioni. In caso di bocciatura, la gestione idrica andrà in gara. In queste ore, il nuovo amministratore unico, l’avvocato Antonio Lenzi, sta definendo gli ultimi passaggi in vista dell’udienza di domani, quando il nuovo bilancio sarà al vaglio per l’ultima volta prima della decisione finale. Alla finestra c’è la Regione Campania, che ha sostenuto il tentativo di salvataggio, assegnando la gestione del ciclo integrato per la sola provincia di Avellino all’Alto Calore, pronta però a mutare il suo indirizzo nel caso di bocciatura del piano di risanamento da parte dei creditori. In attesa ci sono anche i dipendenti del ramo sannita, pronti a lasciare la società di corso Europa per approdare nella costituenda società a maggioranza pubblica che rileverà la gestione idrica sannita nelle prossime settimane.

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