IL CORSIVO – Elly Schlein e l’oracolo di Lucia Annunziata
Lucia Annunziata è firma giornalistica famosa e non ha dunque bisogno di alcuna presentazione. Ricordiamo soltanto che è candidata alle elezioni europee ed è capolista Pd nella circoscrizione Meridionale.
Nei giorni scorsi ha contestato fortemente la proposta, avanzata da Bonaccini, di inserire il nome della leader Schlein nel simbolo del partito per le europee. Era arrivata addirittura ad annunciare il ritiro della candidatura se fosse passata quell’idea, peraltro osteggiata anche ai livelli alti del Pd. Ed aveva anche spiegato che la sua posizione non era “contro” la segretaria ma rispondeva ad una precisa logica politica, la seguente: non si possono fare battaglie contro il premierato caro alla Meloni e presentarsi alle elezioni con un simbolo che trasmette il messaggio palpabile del partito personale.
Se ne potrebbe discutere a lungo, epperò contano i fatti: è stata la stessa leader dem a far ritirare la proposta di Bonaccini. Storia chiusa? Macché!
Annunziata è stata anche tra le prime personalità di rilievo nel Pd a dirsi d’accordo con Romano Prodi quando l’ex presidente del Consiglio ha rilevato che sono una “ferita alla democrazia” le candidature alle europee di quei leader di partito i quali già sanno che, una volta eletti, non opteranno per il seggio a Bruxelles.
Ed è stato su questo tema che mercoledì la giornalista ha sferrato il secondo attacco alla Schlein. In caso di elezione, ha detto, “Io mi trasferisco armi e bagagli a Bruxelles. È dimostrato che i pochi italiani che lì sono stati efficaci, parlo di David Sassoli e di Paolo Gentiloni, sono quelli che ci sono andati anche con il cane. Io andrò lì con il cane e con il gatto, l’intera mia famiglia. Questo non significa non essere a disposizione della circoscrizione che ti ha eletto, perché poi qui si deve lasciare un presidio, ma secondo me è l’unica cosa da fare”.
Vedremo come andrà a finire. Sulla carta, Elly Schlein non rinuncerà al seggio nel Parlamento italiano e alla segreteria nazionale del Pd per fare l’eurodeputata. Ma se l’esito elettorale dei dem, contro ogni ragionevole previsione di oggi, dovesse essere deludente, la leader potrebbe effettivamente lasciare il Nazareno e trasferirsi da quelle parti con cane, gatto e quant’altro le aggrada.
Certo, eventualmente accadesse, con ogni probabilità di Lucia Annunziata si arriverebbe a dire che in politica porta seccia. Epperò l’Onorevole Giornalista passerebbe anche alla storia come chi ha determinato la fine necessaria della parentesi Schlein per avviare la rifondazione del Partito Democratico, stavolta facendo “vedere” chi se ne va e soprattutto chi “arriva”.
I commenti sono chiusi.