Manna-Tre Torri-Camporeale, pronta la mobilitazione ad Ariano: quella strada si deve realizzare
Ariano si mobilita . Molto partecipata l’assemblea pubblica indetta da alcuni ex amministratori. Presenti imprenditori dell’area Pip che rischia l'isolamento rispetto alla stazione Hirpinia e al Polo logistico di Valle Ufita. Avviata la petizione
Uno scandalo nello scandalo non realizzare la Manna Tre Torri Camporeale , Provincia e comune , archiviando il progetto hanno assecondato la volontà di una manciata di persone che non rappresentano la maggioranza degli arianesi che questa strada la vogliono. E’ quanto emerso dall’assemblea pubblica organizzata ad Ariano da ex amministratori .A testimoniare il grande interesse che esiste intorno a questa strada la folta presenza di imprenditori, cittadini, tecnici, ingegneri e rappresentanti politici locali. Le tre bretelle comunali che l’amministrazione Franza propone in alternativa non svolgono la stessa funzione della Manna -Tre Torri -Camporeale- Termoli che collegherebbe l’area Pip di Ariano con il polo logistico di Valle Ufita , la stazione Hirpinia e la Lioni- Grottaminarda e farebbe da ponte tra i due mari. L’attuale maggioranza utilizzerebbe giustificazioni pretestuose come la presunta mancanza di fondi per realizzare tutta la tratta mentre, è stato sottolineato , si tratterebbe solo di un capriccio politico. Un buon amministratore i soldi che mancano , con un progetto esecutivo come quello della Manna- Tre Torri- Camporeale li trova, è stato detto nel corso degli interventi, piuttosto sarà difficile farsi finanziare le nuove proposte essendo ancora semplici idee progettuali . Non servirebbero 100 milioni di euro come vogliono far credere gli attuali amministratori, per realizzare la strada a scorrimento veloce ma poco più di 60. Non realizzarla vorrebbe dire decretare la morte del Pip e l’isolamento di Ariano. E poi il danno erariale, Provincia e Comune dovranno rispondere davanti alla corte dei conti dei circa 8 milioni di euro spesi per espropri e spese legali. Avviata la petizione, in più messe in campo altre iniziative come quella di riaccendere sul caso l’attenzione della Provincia ,soggetto attuatore dell’opera e della Regione Campania.
(Intervista a Crescenzo Pratola)
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