Acque del Sud, Comitato contro l’arrivo dei privati. Ma Fdi Avellino difende Il progetto

Mentre il Ministero dell’Economia si prepara a scegliere il socio privato della Acque del Sud spa, che sostituisce l’Ente di Irrigazione nella gestione del Fiume Ofanto, un comitato è pronto a promuovere un referendum per bloccare tutto. Da Avellino FDI difende con la presidente provinciale Ines Fruncillo il progetto

A poco più di un mese dalla costituzione della società per azioni Acque del Sud, arriva anche ad Avellino la polemica che da settimana accende il dibattito politico in Puglia e Lucania. Mentre l’attuale azionista, il Ministero dell’Economia, si prepara a scegliere il socio privato a cui cedere il 30% delle azioni e il controllo operativo della nuova spa, che sostituisce l’Ente di Irrigazione nella gestione del Fiume Ofanto, un comitato si è costituito per bloccare l’operazione. La questione riguarda la futura gestione delle infrastrutture idriche dell’«Ente per lo Sviluppo della Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia e in Lucania», l’EIPLI, in liquidazione dal primo gennaio. La Acque del Sud, in particolare, subentra nella amministrazione del fiume Ofanto, che nasce tra Nusco e Torella dei Lombardi per finire nel Mare Adriatico, dopo aver alimentato con le sue acque la Diga di Conza della Campania. In questo scenario, la politica irpina appare distratta da altri dossier, mentre ad Avellino interviene in queste ore solo Fratelli d’Italia, che difende con la presidente provinciale, Ines Fruncillo, per la quale la risorsa idrica resterà saldamente sono il controllo pubblico, valendosi però della competenza che il privato assicurerà, per sviluppare le potenzialità energetiche delle fonti idriche

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