Compleanno amaro per la stazione di Avellino senza treni. E Legambiente lancia la Campagna 2030
Oggi cade il 40esimo anniversario dalla inaugurazione della stazione ferroviaria di Avellino, ricostruita dopo il terremoto del 1980. Ricordando la circostanza, Legambiente ha scelto il terminal per lanciare la campagna 2030 su clima e sostenibilità. “Serve una mobilità sostenibile”, ha detto Simone Nuglio, responsabile nazionale del programma
Compleanno amaro per la stazione di Avellino, che il 13 febbraio 1984 fu inaugurata, dopo la ricostruzione seguita al terremoto del 23 novembre 1980. Nel 40esimo anniversario dalla inaugurazione della stazione ricostruita, Legambiente ha scelto questo luogo per lanciare la campagna 2030 su clima e sostenibilità. “Serve una mobilità sostenibile”, ha detto Simone Nuglio, responsabile nazionale del programma. “Il punto critico della mobilità urbana avellinese è rappresentato dall’assenza di una stazione ferroviaria pienamente funzionante e dalle limitate opzioni di accessibilità al capoluogo dalle principali località urbane come Napoli e Roma per coloro che non sono provvisti di un’auto e non possono usufruire dei servizi di bus”, hanno spiegato gli attivisti di Legambiente. Hanno partecipato alla conferenza stampa Antonio Di Gisi, presidente di Legambiente Avellino, Pietro Mitrione di Inlocomotivi, Simone Nuglio, responsabile della campagna Città2030 di Legambiente, e Francesco Moledda, Project Manager per Fondazione Unipolis, insieme ad Antonio Dello Iaco, giovane vincitore del concorso nazionale MOB nella categoria “Proposte per il presente”, organizzato dalla Fondazione. Il progetto vincitore, ideato da Dello Iaco, punta a creare una piattaforma digitale che semplifichi l’utilizzo del Trasporto Pubblico Locale (TPL) e favorisca una maggiore interazione tra la cittadinanza e i gestori del servizio. “La città di Avellino e i dati presentati sulla mobilità ci restituiscono una città lontana dagli obiettivi 2030 in cui si continua a sostenere che il potenziamento dei trasporti su gomma sia una valida alternativa alla rinascita della ferrovia”, ha spiegato Di Gisi. “Abbiamo deciso di lanciare un’indagine condotta con Arci Avellino volta a osservare le criticità della mobilità sostenibile attraverso un questionario sottoposto agli utenti del TPL di Avellino e hinterland che porterà alla presentazione di un mini-dossier con osservazioni e proposte sul tema”.
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